Report incontro fiduciari in videoconferenza BRAIN
Palermo, 10 aprile 2020
Solo alcuni passaggi della mattinata, per divulgarli tra i Soci.
L’intervento clou è stato quello, sintetico ma strategico, del Presidente Ghirlanda.
Con toni calorosi ha puntualizzato ciò che vien fatto dal Nazionale in diverse sedi e confrontandosi con i decisori politici che hanno dei precisi pregiudizi nei confronti di tutti i liberi professionisti; ci considerano tra coloro che, comunque, hanno risorse tali da affrontare l’emergenza in atto senza particolari problemi. Ci sono infatti al Governo forze politiche che hanno spiccata tendenza a considerarci “ricchi” e, come tali, da non prender in considerazione al momento di elargire sostegno economico; la dice lunga la decisione di escludere gli specializzandi ed i pensionati dal sussidio; ed anche la scelta di tassare il sussidio ENPAM di € 1000 (che emerge dal reddito, ed è quindi tassato; e che viene tassato ancora quando ENPAM determina plusvalenze; milioni di euro passeranno, contemporaneamente al nostro sussidio, da ENPAM all’erario!).
A proposito di ENPAM il discorso diventa estremamente delicato e complesso; difficilissimo da comunicare a chi osserva dall’esterno; ENPAM infatti è soggetta alle valutazioni ed ai controlli di due Ministeri (MEF e Lavoro) e della Corte dei Conti. I vincoli dei regolamenti attualmente in essere fanno sì che operare senza rispettarli sia reato.
Ma soprattutto determina conseguenze negative: c’è stato, a proposito di “rimandare elezioni” il precedente di ENASARCO; vista l’emergenza COVID l’ente aveva deciso di rimandare le elezioni (così come è stato ventilato anche per ENPAM); ma uno dei Ministeri coinvolti ha subito segnalato che se non avessero ritirato la decisione, l’ente sarebbe stato commissariato; ed il commissariamento, è bene chiarirlo, determina la acquisizione dell’ente all’INPS! Questa sarebbe la perdita totale del controllo delle nostre pensioni … Nel 2019 ENPAM ha prodotto plusvalenze di circa 1 miliardo e 750 milioni; e quindi è stato possibile erogare le pensioni prendendole da queste, senza intaccare i versamenti (si parla di cifre impressionanti: oltre 25 miliardi) che così sono andati tutti a riserva. Gestire tutto ciò è delicato, difficile, non improvvisabile. Lo sappiamo che una lista, quella fatta da XY, è stata ritirata perché era sbagliata? È ad uno che non sa neanche preparare la lista che vogliamo affidare il nostro futuro? Ci rendiamo conto di quanto sia importante che in ENPAM arrivino persone all’altezza della situazione? Si è cercato, in quest’ottica, di arrivare ad elezioni con un’unica lista: ma AIO ha spaccato il tavolo (al quale, si badi bene, conferivano ANDI e CAO) ed ha deciso di correre da sola, dando così un segnale di spaccatura della professione che, parliamoci chiaro, pagheremo tutti.
SIASO: sta cercando di legittimare il ruolo delle ASO; ma (il commento è mio) è troppo facile pagare col portafoglio degli altri …
Circa la questione ENPAM: ANDI, noi, dobbiamo far quadrato; così come nella questione DPI; è in discussione alla FNOMCEO, e ben monitorata da Diego Paschina (anche lui ha curato un intervento di spessore); il protocollo che emergerà dal tavolo tecnico che studia le raccomandazioni per il dopo-COVID deve razionalmente individuare ciò che serve davvero; come deve essere utilizzato (“non serve utilizzare il profilattico in sala parto”); e dove poterselo procurare. ANDI, ancora, sta finanziando delle ricerche universitarie volte a stabilire quale sia la ricaduta degli aerosol prodotti in studio.
In merito ai DPI si stanno cominciando a distribuire quelli procurati da FNOMCEO, ma sono una goccia nel mare; HSK sta mettendo a disposizione la possibilità di acquisto; ANDI sta pensando ad un centro di acquisto unico nazionale.
Liquidità: i fondi in convenzione tra IGEA Banca e ANDI (15 milioni) si sono esauriti in due giorni!! Si cercherà di trovare altri accordi del genere.
In ultima analisi, mi sentirei di ripetere quanto detto oggi: gli unici che non sbagliano son coloro che non fanno nulla; ed ANDI, piaccia o no, fa non certo tutto, ma tanto sì.
E confesso il mio orgoglio di farne parte!!
Francesco Spatafora.
