Accordo Andi-Aio per il contrasto della pubblicità sanitaria non conforme ai principi associativi
Accordo AIO – ANDI Palermo per il contrasto della pubblicità sanitaria non conforme ai principi associativi
La nostra etica in difesa della salute del paziente
Cari amici, continua ormai da anni sul tutto territorio nazionale, e di riflesso anche nella nostra provincia, l’emergenza “Pubblicità sanitaria odontoiatrica”, molto spesso ingannevole e scorretta, e diffusa anche con mezzi discutibili. Questa tendenza, prima appannaggio quasi esclusivo di franchising o centri low-cost, sembra stia estendendosi anche agli studi “tradizionali”. Di fronte a tale fenomeno, come consiglio di presidenza AIO e ANDI Palermo riteniamo doveroso esprimere la nostra posizione. Anzitutto sgombriamo il campo da ogni dubbio.
1. La legge permette, dal 2006 con il “decreto Bersani”, la pubblicità sanitaria, sia pur con dei nota bene.
Non sarà oggetto di questo documento, dunque, giudicare la legittimità formale dei messaggi apparsi davanti ai nostri occhi in questi giorni. Tale vigilanza spetta all’istituzione ordinistica, che svolge il compito con attenzione ed impegno, lontano dai riflettori. Tuttavia AIO e ANDI sono associazioni sindacali di categoria che si propongono di agire a difesa della professione e per tutelare la salute del paziente. Nostro riferimento non sono dunque le norme, che sono ovviamente al di sopra, ma l’idea di bene per la professione che abbiamo e che, crediamo, sia condivisa da chi si associa ad AIO e ad ANDI.
2. Non siamo preoccupati di perdere pazienti per colpa dei messaggi pubblicitari altrui.
Difficilmente i pazienti si lasciano sedurre da cartelloni pubblicitari per curare la propria salute. Chi frequenta i nostri studi, ormai, tra social ed enciclopedie libere sul web, arriva spesso già edotto sulle nomenclature e le caratteristiche di base dei piani di trattamento che proponiamo. Non il prezzo shock (tranne che in rari casi, che non consentono comunque fidelizzazione del paziente e sviluppo economico dello studio) guida il paziente alla scelta del proprio dentista, ma un positivo ed affidabile passaparola. Perchè, dunque, le associazioni di categoria, dovrebbero considerare quella della pubblicità sanitaria una vera e propria “emergenza”? Perché noi, ancora oggi, crediamo che la cara vecchia “libera professione” sia la migliore garanzia per la salute dei nostri pazienti. Insinuare, con enormi manifesti, che gli altri dentisti cercano di imbrogliare (perché questa è, in fin dei conti la deduzione che certe “promozioni” inducono nei nostri pazienti: “se si può fare con così poco, sin qui mi avranno raggirato!” è un messaggio nocivo per tutti gli odontoiatri, perfino per gli stessi che lo scrivono. Ci sembra che l’ingresso dei franchising nel panorama odontoiatrico italiano (e non ci dilunghiamo qui su tutte le ombre che certe inchieste stanno facendo emergere) abbia innescato in alcuni colleghi una logica che non fa parte del DNA di un professionista. La riduzione dell’atto medico ad un mero articolo da scaffale, con un “prezzo” da tagliandino, e la mancanza di rispetto che traspare in certi slogan, ci fanno apparire come la parte più̀ commerciale dell’intera categoria medica. Intendiamo dunque prendere le distanze da molti spot e “super offerte” nel quale il prezzo viene associato alla prestazione odontoiatrica. Ancora peggio è puntare sulla concorrenza attraverso la visita gratuita, spesso definita furbescamente “senza impegno”, o promettendo check-up e radiografie omaggio ai pazienti. Anche le modalità di diffusione (volantinaggi, opuscoletti in bar e panifici) non contribuiscono certo a diffondere lo stile e l’onorabilità della Professione.
Per questa ragione, AIO e ANDI Palermo hanno raggiunto un accordo costituendo una commissione di 6 consiglieri 3 di AIO e 3 di ANDI che avrà il compito di valutare le segnalazioni che perverranno, riservandosi di non accettare il rinnovo dell’iscrizione e invitando i soci responsabili di messaggi pubblicitari come quelli sopra descritti a rassegnare le dimissioni, in quanto non in linea con lo spirito e i principi sindacali delle due associazioni. Al fine di supportare l’adesione a questo documento, AIO e ANDI Palermo sono disponibili a fornire, ai soci che lo richiederanno, il supporto e i consigli su come mettere in atto una informazione sanitaria corretta.
I Consigli di Presidenza AIO e ANDI Palermo rimangono ovviamente a disposizione, attraverso i canali noti, per ricevere le vostre osservazioni e segnalazioni, e auspicano che chiunque approvi e si identifichi in questa posizione, ne dia massima diffusione pubblica.
Il Consiglio Provinciale AIO Palermo
Il Consiglio Provinciale ANDI Palermo,
27 Giugno 2017